21 aprile
1 luglio
2012

ANDREA SALVATORI
NAIV/VAIN

A CURA DI CHIARA CARDINALI

Il linguaggio materico che usa Salvatori è la ceramica, nelle svariate declinazioni e appropriazioni.

Il pensiero costante nella materia e la ricerca della perfezione nella rappresentazione portano Salvatori a costruire le mini-vicende dei suoi lavori, esercizi raffinati dove l’innocenza e l’ingenuità dei personaggi (da qui l’uso del termine tedesco NAIV- ingenuo) è solo apparente, trasformandosi in orgoglio e ironica vanità (da qui il termine inglese VAIN – vanitoso).

La personale di Andrea Salvatori è un percorso di evoluzione concettuale e stilistica dell’artista.

Negli spazi del Pomo da Damo sono concentrati i lavori degli ultimi anni, che si caratterizzano per una maggiore essenzialità nei colori e nelle forme e un minimalismo nelle rappresentazioni.
La sede del Museo di San Domenico ospita le opere meno recenti, dove personaggi di mondi magici e fiabeschi, ai quali viene negato un lieto fine, compaiono all’interno di grandi sale-contenitrici di beni storico-artistici antichi, come incursioni delicate e ironiche, mai violente.


Andrea Salvatori è maestro d’arte, con diploma conseguito all’Istituto d’arte per la ceramica di Faenza nel 1995 e si è diplomato in scultura all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2000.
Al giovane artista (37 anni) sono stati conferiti numerosi riconoscimenti, tra i quali il primo premio al 56° Premio Faenza, concorso internazionale della ceramica d’arte contemporanea, presso il MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Tra le principali mostre personali dell’artista si ricordano: “Five Solo Exhibitions”, presso The Pool Nyc, Corte Malipiero a Venezia (2009); “Collezione di Ceramiche”, presso la Galleria Estro di Padova (2003); “Gemine Muse”, presso la Loggetta Lombardesca di Ravenna (2003).

 

 

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